De Zwemles – Approfondimento didattico

Approfondimento didattico di Alessandro Fainello

Inquadratura Soggettiva
Gli occhi di un bambino
zwemles_web2La tecnica dell’inquadratura soggettiva è utilizzata nei film per farci vedere quello che un personaggio guarda e sente. In un certo senso è come se la macchina da presa seguisse esattamente il movimento degli occhi del protagonista.
Non vediamo Jonas, ma vediamo attraverso i suoi occhi: ad esempio vediamo l’inquietante porta d’ingresso della piscina mentre il nostro protagonista si sta avvicinando, oppure nuotiamo insieme a lui sott’acqua.
zwemles_web31La tecnica in questione è utilizzata in questo cortometraggio animato per mostrarci il mondo di Jonas alla sua altezza, dal suo punto di vista: il regista ci mostra le gambe della madre e del bagnino, ma mai i loro volti. Le riprese dal basso sono molte: ad esempio la doccia, il tetto della piscina, il costume della maestra di nuoto. Attraverso l’inquadratura soggettiva percepiamo le emozioni e lo stato d’animo del bambino, ci immedesimiamo nella sua situazione provando divertimento, ansia o paura.

Proposta didattica
Far raccontare ai bambini, per immagini o con delle parole, il rapporto che hanno con l’acqua, privilegiando l’espressione di un momento o una situazione legati all’esperienza personale in piscina o al mare.
Se si tratta di un testo, invitare gli alunni a prestare particolare attenzione al lessico relativo all’acqua, soffermandosi, ad esempio, sulle parole che indicano i rumori.
Nel caso invece di un disegno, stimolare la rappresentazione grafica di alcuni aspetti emersi nella visione del cortometraggio, come il movimento delle onde, la trasparenza, il senso di profondità. A tal proposito può rivelarsi utile ricorrere ai colori e a tecniche di tipo diverso o ad esempio utilizzare materiale come carta, tessuto, plastica.